sabato 6 luglio 2013

Invecchiamento cutaneo

L'invecchiamento cutaneo è un processo inevitabile, ma oggigiorno nel mondo in cui viviamo, l'evoluzione permette quasi di negare questo processo. L’invecchiamento della pelle è un fenomeno biologico ineluttabile; i tempi e le modalità dell'invecchiamento cutaneo sono influenzati dal patrimonio genetico.
L'avanzare dell'età comporta modificazioni a tutte le componenti dell’apparato tegumentario. Già al termine della crescita, la pelle comincia ad invecchiare in relazione all'età ed alle caratteristiche individuali. Nella pelle matura si possono formare degli aggregati di melanociti molto attivi, con conseguente comparsa di lentigo solari (macchie cutanee nelle zone esposte ai raggi UV) ed aumentato rischio di melanomi. Il numero e l'attività dei fibroblasti (cellule del derma deputate alla produzione di collagene) si riduce progressivamente. Per questo motivo il derma si assottiglia, la pelle diventa meno turgida e compaiono le rughe. Parallelamente, la capacità della pelle di auto-ripararsi diminuisce e, per quanto detto finora, si ha una maggiore suscettibilità, non solo ai tumori cutanei, ma anche alle infezioni. Inoltre si riduce l'attività delle ghiandole cutanee ed a causa della ridotta produzione di sebo la pelle è più secca, quindi meno protetta e si desquama con maggiore facilità. Nell'anziano si ha anche una ridotta secrezione del ghiandole apocrine (si altera l'odore della pelle) e sudoripare. Quest'ultimo punto, associato ad una diminuzione del flusso sanguigno nel derma, provoca una minore capacità di disperdere il calore in eccesso. Anche per questo motivo gli anziani si difendono in modo meno efficace.


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